Analisi di laboratorio

laboratorio-analisi-clinicheIl Laboratorio di analisi chimico cliniche rappresenta una realtà  della sanità sottoposta da sempre a continui e significativi cambiamenti quale adattamento ai progressi tecnologici ma anche alle richieste di sempre maggiore efficienza.

Nel laboratorio di analisi cliniche e solo in questo vengono eseguiti esami con efficacia clinico diagnostica, validati, controllati  della cui correttezza è sempre individuabile il Responsabile.

 

Le indagini di laboratorio eseguite presso il nostro Laboratorio di analisi autorizzato e strutturato in conformità alle norme vigenti, rappresentano pertanto dei validi e utili test dal carattere qualitativo e/o quantitativo per dimostrare, diagnosticare, monitorare eventuali stati di malattia o predisposizioni a stati di malattia e come tali assumono un preciso ruolo nell’ambito dell’iter diagnostico.

Singoli test, o gruppi di test, possono dare informazioni diagnostiche oppure essere ancora utilizzati per il monitoraggio terapeutico o per il decorso di una malattia.  Soprattutto possono influenzare notevolmente un processo decisionale clinico, in quanto circa il 60-70% delle decisioni più importanti sono supportate dal referto del laboratorio

 Le finalità principali per la richiesta di indagini di laboratorio sono:

  1.   Finalità di screening
  2.   Finalità diagnostiche

Servono per confermare o escludere un sospetto diagnostico oppure per formularne un altro.

La moderna medicina di laboratorio

Un esame di laboratorio può essere di tipo qualitativo, semiquantitativo o quantitativo e può misurare svariate proprietà di certi costituenti biologici, può studiare i diversi riscontri morfologici di cellule (nel sangue, nelle urine, nel liquor) o di elementi figurati (batteri, cilindri, fibre).  Un esame di laboratorio è di utilità non solo per il paziente e per il medico, ma anche per la collettività quale screening della popolazione.

L’attuale organizzazione dei laboratori clinici e gli scopi per i quali gli esami di laboratorio vengono richiesti dal clinico comportano diverse modalità di prescrizione ed esecuzione.

Esami di screening

  • Tali esami mirano a riconoscere in intere popolazioni o in singoli gruppi o categorie di individui la presenza o meno di determinati caratteri, per consentire la diagnosi precoce di determinate malattie e condizioni morbose. Si effettuano di solito su pazienti asintomatici o con sospetta patologia, per diagnosi pre-sintomatica per affezioni reali o possibili o vantaggiose
  • Utilità: persone a rischio per certe patologie legate a problemi principalmente di ordine professionale o collegati alla fascia di età
    1. Esecuzione di screening neonatali per patologie di notevole incidenza e per le quali risulti ampiamente stabilita la validità nella prevenzione dei danni che possono derivare dal mancato controllo di alterazioni congenite del metabolismo (ipotiroidismo, fenilchetonuria e fibrosi cistica).
    2. Screening tipici sono quelli su persone che, per motivi professionali legati all’ambiente di lavoro, sono abitualmente in contatto con agenti tossici.

Esami d’urgenza

  • Tutti gli esami di laboratorio per giusta regola, dovrebbero essere considerati di “urgenza” infatti in alcuni casi dare un risultato in tempi molto ristretti può essere supporto essenziale per un corretto e tempestivo trattamento del paziente.
    Tutte le attività sopra descritte vengono quindi svolte nel laboratorio di analisi cliniche cioè il luogo che possiede tutte quelle caratteristiche di ambiente ad alta tecnologia, di strutturazione e di organizzazione notevolmente complessi. Esso comprende la biochimica clinica, la microbiologia, l’ematologia, l’immunologia, la tossicologia, la radioimmunologia, la microscopia. Questo, è attualmente l’assetto organizzativo con il quale è strutturato il laboratorio di analisi cui vengono richieste prestazioni di particolare impegno tecnologico e scientifico.

Per qualsiasi categoria di esami richiesti al laboratorio sono importanti:

  1. la definizione della natura del materiale biologico sul quale eseguire il riscontro analitico (sangue in toto, plasma, siero, urine, liquor, essudati, trasudati, liquido amniotico, sperma, calcoli, feci ecc.),
  2. le modalità di prelievo,
  3. le precauzioni da adottare per evitare il deterioramento del campione prelevato (eventuale uso di anticoagulanti e preservanti, procedure per la conservazione ecc.).

 
provette-laboratorio-ematochimicoPer le differenti tipologie di campione biologico sono anche indicati i tipi di provette, in genere identificate da tappi di colore diverso, sulle quali il personale del laboratorio deve applicare con correttezza il codice a barre che identifica univocamente il paziente cui il prelievo si riferisce. Questa procedura consente di analizzare il campione e di fornire i risultati nel più breve tempo possibile, diminuendo al massimo le possibilità di errore per scambio di campione.

Questo  Laboratorio di analisi cliniche  adotta un programma di Controllo Continuo della Qualità al fine di monitorare la precisione e l’accuratezza dei metodi analitici utilizzati e per assicurare l’attendibilità dei risultati ottenuti attraverso attività di controllo di qualità interno ed esterno per il miglioramento della qualità e per azioni correttive.
Il Controllo di Qualità Interno (QCI) serve a mantenere le prestazioni analitiche nei limiti coerenti con gli obiettivi e lo stato dell’arte del Laboratorio.

Il primo compito del Direttore e di tutto il Personale  rimane quello di assicurare la qualità analitica del risultato tramite il QCI, basato sull’uso di sieri di controllo a titolo noto, elaborazioni statistiche e carte di controllo che producono le DS (deviazioni standard) e CV % (coefficienti di variazione).  Il QCI controlla, in particolar modo, la precisione e gli errori casuali.

L’altra fondamentale assicurazione di qualità è rappresentata dalla VEQ (Verifica Esterna di Qualità) che controlla l’accuratezza e gli errori sistematici tramite sieri a titolo ignoto.  Occorre in questo caso un paragone con altri laboratori tramite l’uso del Bias (scostamento percentuale) rispetto al valore medio di consenso o a valori ottenuti con metodi di riferimento. Tale controllo è garantito da enti esterni al laboratorio.

 

Gli esami di laboratorio

Le analisi di laboratorio clinico rappresentano un mezzo veloce e indolore in grado di fornire una serie di informazioni per la salute del soggetto.  Risultano fondamentali per il monitoraggio dello stato di salute anche in assenza di sintomi, come strumento di prevenzione. L’espressione “analisi del sangue” indica un pannello di esami in grado di fornire un’idea generale dello stato di salute dell’organismo sulla base della funzione dei suoi vari organi e apparati, da cui dipendono i livelli delle sostanze misurate. Gli esami clinici rappresentano di solito il primo step quando si vuole approfondire una diagnosi. Risultano fondamentali prima di un intervento chirurgico e necessari per monitorare una situazione particolare (per esempio dopo la cura di una neoplasia ).

 

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I prelievi di sangue e i dispositivi di raccolta

Pur essendo le analisi del sangue un esame semplice e soddisfacente, non ci si può tuttavia scordare che dopo il semplice prelievo, quella provetta di sangue verrà sottoposta a tutta una serie di analisi chimiche.

Per quanto riguarda l’alimentazione, occorre mangiare come siamo abituati, poiché una riduzione dell’apporto calorico la sera prima dell’effettuazione delle analisi del sangue potrebbe alterare alcuni parametri causando una diminuzione del volume plasmatico, cioè di quella parte liquida del sangue intorno al 30% e un aumento della creatinina plasmatica. Anche un eccesso di cibo e di nutrienti particolari (eccesso di grassi o di carboidrati) potrebbe portare a dei valori alterati artificiosamente.
Normalmente le analisi del sangue si effettuano a digiuno ( 8-10 ore dopo il pasto serale). Si consiglia di evitare anche caffé e/o thè.  Anche l’esercizio fisico intenso e prolungato, è bene che venga evitato almeno il giorno prima del prelievo di sangue. Infine, se si assumono farmaci, di qualunque tipo (anche antinfiammatori come l’aspirina o il paracetamolo) è bene specificarlo perché potrebbero interferire con il risultato di alcuni esami

Insieme al valore dell’esame, ogni laboratorio di analisi indica un intervallo di normalità, ottenuto da medie sulla popolazione. Piccoli scostamenti dalla normalità non presentano quasi significato clinico e non devono essere fonte di preoccupazione. Bisogna però sempre valutare lo scostamento percentuale dell’analisi: se il valore di un esame è 15 e deve essere 5, lo scostamento è del 200% mentre se il valore è 300 e quello normale 200, lo è solo del 50%  In alcuni casi i parametri non hanno un significato preciso da soli ma vanno integrati con altri parametri, come nel caso del colesterolo totale e quello dell’HDL ed LDL, che vanno sempre valutati contemporaneamente per definire l’indice di rischio cardiovascolare.